Insufficienza Venosa
Insufficienza Venosa
Insufficienza Venosa
L’insufficienza venosa cronica (IVC) è rappresentata da tutte le manifestazioni cliniche o pre-cliniche causate dall’incapacità del sistema venoso ad assumere le sue funzioni.
Aspetti clinici principali :
- dolori
- edemi
- danni trofici
- ulcere
- varici
L’IVC può essere causata da varie alterazioni del sistema che non consentono più una corretta alimentazione del cuore destro, una corretta termoregolazione e un corretto drenaggio dei tessuti.
La funzione venosa viene alterata nella maggior parte dei casi per un eccesso di pressione venosa che può essere causato da una incontinenza valvolare. Ciò avviene solo quando si sta in piedi e non si risolve con la marcia. Basta che il paziente viva sempre sdraiato e la malattia non si evidenzia ma ovviamente ciò non è realizzabile. Allora occorre ribilanciarla quando si cammina, e questo è possibile o aumentando la pressione esterna alla vena con una compressione o riducendo la pressione all’interno del vaso. La pressione intravenosa dovuta ad incontinenza valvolare, per esempio, di una vena safena, può essere ridotta con una adeguata terapia emodinamica e conservativa come l’ESEC (eco-sclerosi emodinamica conservativa) che tende a riallineare i lembi valvolari e rispristinare il flusso fisiologico. La pressione intravenosa può però verificarsi anche in assenza di sindrome varicosa, quindi senza incontinenza safenica. Questo può accadere in tutti quei casi in cui si verifica una difettosa deambulazione per problematiche posturali causate da :
- patologie a carico dell’arto inferiore tipo alluce valgo, ginocchio valgo o varo, piattismo o cavismo ecc.,
- diverse alterazioni a carico di altre strutture tipo: malocclusioni dentali, mal posizionamento del bacino, deviazioni della colonna vertebrale, disturbi oculari ecc…
Abbiamo rilevato che nell’80% circa dei pazienti affetti da IVC con sindrome varicosa è presente una alterazione posturale. La correzione dell’IVC passa quindi anche dalla correzione della postura. Ecco perché è necessaria una collaborazione con un centro di biomeccanica posturale in grado di definire in modo scientifico la tipologia dell’alterazione per poi indirizzare il paziente verso altre figure cliniche, come l’ortopedico o fisioterapista, gnatologo, osteopata, podologo, fisiatra ecc. Spesso il successo di una terapia dipende da un approccio multidisciplinare.
Nel nostro centro abbiamo quindi inserito un laboratorio di biomeccanica posturale diretto dall’ing. biomedico Marco Bernardini.
